Località I Piani – Alghero
E’ il 1899 quando iniziano gli scavi per bonificare la zona de I Piani caratterizzata da uno strato massiccio di Arenarie, oltre a Trachite e Calcare, che avrebbe impedito il normale sviluppo delle viti. Alcune migliaia di massi di diverse dimensioni sono stati rimossi uno ad uno da macchine avanzatissime per quei tempi.
Oggi di quella vera opera ciclopica restano a ricordo diversi massi di Arenarie utilizzati a scopo paesaggistico che caratterizzano la Tenuta in un modo unico al mondo. Un grande ponte sopraelevato costruito solo con alcune centinaia di queste grandi pietre si erge al centro della Tenuta: dall’alto si può apprezzare l’estensione e il rispetto di alcune aree naturali che ancora oggi convivono con i vigneti.
I Fondatori
Più di un secolo è trascorso da quando due avventurosi piemontesi iniziarono a bonificare le terre sulle quali si estendono oggi gli oltre 550 ha dei vigneti Sella&Mosca. Un paesaggio incantevole, una terra ricca di promesse e l’incontro fortunato di questi due piemontesi amanti dell’avventura, affascinati da una terra incontaminata: l’ingegnere Sella, nipote del famoso statista Quintino Sella, e l’avvocato Mosca. Queste le origini di Sella&Mosca, che all’inizio del secolo trasformò una terra lasciata al pascolo in fertili vigneti, dando inizio alla più prestigiosa produzione di vini in Sardegna.
Chi visita oggi l’affascinante tenuta rivive quella pionieristica atmosfera in un continuo caleidoscopio dell’inizio del secolo scorso in un continuo caleidoscopio di profumi, odori e aromi che esprimono il carattere di questa terra assolata e forte e che tanto contribuiscono alla personalità inconfondibile dei suoi vini. Il rispetto del luogo e della cultura del vino, l’attaccamento alla terra e alle sue tradizioni. Sono le regole trasmesse dai fondatori che da sempre ispirano ogni attività di Sella&Mosca e che ne hanno determinato il successo.
Il Marchio Sella&Mosca
Storia del Marchio di Sella&Mosca, incontro di culture
I fondatori di Sella&Mosca erano attenti conoscitori e appassionati di egittologia, nonchè grandi viaggiatori.
Il logo rappresenta una scena di spremitura riconducibile iconograficamente all’Antico Regno egiziano.
Si presume che il nostro logo sia una riproduzione stilizzata di una scena tratta da un bassorilievo presente nella Mastaba di Mereruka, Visir del FaraoneTeti, a Sakkara, e precisamente nella parte bassa del Muro Nord della Camera A12.
Il Bassorilievo rappresenta cinque uomini che utilizzando due lunghi bastoni, spremono le uve poste all’interno di un sacco facendo in modo che il succo passi attraverso il tessuto e cada nella giara sottostante.