CANTINA ARGIOLAS – COSTERA Cannonau 75cl

10,90

Cannonau di Sardegna D.O.C.
Costera

Costera è un vino rosso a Denominazione di Origine Controllata – Cannonau di Sardegna, ottenuto da uve Cannonau, Carignano e Bovale.
Vino di colore rosso rubino intenso con sfumature granata, dal profumo intensamente vinoso, tipico del Cannonau. Al palato si presenta caldo, rotondo, di buona struttura ed ottimo equilibrio. Si abbina perfettamente a primi piatti ben conditi, maialetto e agnello arrosto, pecorino sardo di media o lunga stagionatura. Si consiglia di servire alla temperatura di 16-18 °C. in calici di media grandezza.

SCHEDA TECNICA COSTERA
Classificazione Cannonau di Sardegna D.O.C.
Uve Cannonau – Carignano – Bovale.
Provenienza Tenute Costera in agro di Siurgus Donigala, zona Sarais e Sisini, 220 metri sul livello del mare.
Suolo Calcare, frazioni argillose, medio impasto con tendenza a scioltezza, ciottoli di piccola e media dimensione.
Clima Mediterraneo, inverni miti, precipitazioni limitate, estati molto calde e ventilate.
Vendemmia Manuale, prime ore del mattino.
Vinificazione Fermentazione – macerazione a temperatura controllata di 28-30 °C per circa 10-12 giorni. Fermentazione malo-lattica in vasche di cemento vetrificato ed evoluzione in piccoli fusti di rovere per 8-10 mesi. Breve affinamento in bottiglia.
Colore Rosso rubino intenso con sfumature granata.
Profumo Intensamente vinoso, tipico del Cannonau.
Gusto Caldo, rotondo, di buona struttura ed ottimo equilibrio.
Conservazione Ambiente temperatura 18 °C, umidità 75%, luce controllata, bottiglia orizzontale.
Accostamenti al cibo Primi piatti ben conditi, maialetto e agnello arrosto, pecorino sardo di media o lunga stagionatura.
Servizio Calice di media grandezza, temperatura 16-18 °C.
Formato 0,375 L, 0,75 L, 1,5 L, 3 L.

SERDIANA

Cinque fattorie, quasi 250 ettari, per una vocazione tramandata dalla civiltà nuragica. Una fattoria insiste nel territorio di Serdiana, vicino alla cantina Argiolas, non distante dalla chiesa romanica di Santa Maria di Sibiola che, eretta nella prima metà del XII secolo dai Vittorini, divenne grazie ai Benedettini un prosperoso centro agricolo.

Tre fattorie sono ubicate in Trexenta, nell’antico granaio di Roma – oggi un susseguirsi di frutteti e oliveti, filari di viti e campi di cereali – dove i vigneti di Selegas, Siurgus Donigala e Guamaggiore formano un magico triangolo con al centro Senorbì ed il suo museo etnografico, dove diversi reperti attestano un’antica vocazione di cultura agricola. Votato alla vite, il territorio che ospita la quinta fattoria acquistata nel 2002 nella patria del Carignano, il Sulcis, il cui nome deriva all’antica Solci, Sulky.

Fiorente colonia fondata nel VII secolo avanti Cristo dai Fenici, era il più ricco fra i tanti porti dell’Isola. Ma la storia del vino, in Sardegna, precede l’arrivo dei navigatori provenienti dal Libano e racconta di un patrimonio arrivato attraverso un centinaio di vitigni autoctoni. Il segno distintivo di un territorio è testimoniato dai vinaccioli di cannonau trovati nel Nuraghe Arrubiu di Orroli, che attesterebbero la preesistenza dei vitigni sardi rispetto alle colonizzazioni.
Sospesa tra nuragici e fenici, la storia del vino in Sardegna sfoglia un capitolo importante nella geografia dei vigneti Argiolas: Sisini, Bingiargia, Sa Tanca, Piscina Trigus, Turriga, Pranu Sturru, Costa Bancodi, Perda Campus. Nomi di una combinazione felice di marne arenarie, calcari marnosi, roccia e argilla con il caldo sole, la brezza di mare, il frequente vento.

Peso 1.3 kg
Dimensioni 9 × 9 × 32 cm

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