Uno dei modi più diffusi di consumo ha luogo con l’aspersione o una rapida immersione in acqua , passaggio che restituisce alla sottile sfoglia l’umidità e conseguentemente la morbidezza necessaria perché possa essere avvolta intorno a salumi affettati e formaggi o essere associata ad altro companatico. Anche bagnato, il pane carasau continua ad avere la caratteristica di assorbire il liquidi con cui entra in contatto. Questa caratteristica è sfruttata per usarlo sotto le pietanze succose, ad esempio carni rosse cotte al sangue, o comunque quei cibi che rilasciano oli o grassi (dalla carne di maiale, alla verdura). Per bagnarlo si deve far scorrere dell’acqua unicamente dalla parte interna e ruvida della sfoglia per poi far subito sgocciolare la stessa tenendola qualche istante in posizione verticale; se il pane risulta troppo bagnato viene considerato da un vero barbaricino alla stregua della pasta scotta. Da provare anche nelle sue varianti di peperoncino, mirto o cipolla, o quello integrale.
PANE CARASAU GUTTIAU AL ROSMARINO 250GR
4,50€
Il pane carasau è un tipico pane sardo, originario della Barbagia e diffuso in tutta la Sardegna, conosciuto con il nome italiano di carta musica (o carta da musica) per la sua caratteristica croccantezza, che ne rende rumorosa la masticazione
Il termine sardo deriva dal verbo carasare, che significa tostare. Durante sa carasadura il pane viene rimesso nel forno per la cottura finale: tale cottura lo rende croccante
Gli ingredienti base sono lievito, sale, acqua e farina di grano duro.Il pane carasau è consumato in molti modi. Secco, cioè al naturale accompagna gusti salati e gusti dolci in grande varietà.
Peso | 0.258 kg |
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Dimensioni | 20 × 20 × 8 cm |
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