Uno dei modi più diffusi di consumo ha luogo con l’aspersione o una rapida immersione in acqua , passaggio che restituisce alla sottile sfoglia l’umidità e conseguentemente la morbidezza necessaria perché possa essere avvolta intorno a salumi affettati e formaggi o essere associata ad altro companatico. Anche bagnato, il pane carasau continua ad avere la caratteristica di assorbire il liquidi con cui entra in contatto. Questa caratteristica è sfruttata per usarlo sotto le pietanze succose, ad esempio carni rosse cotte al sangue, o comunque quei cibi che rilasciano oli o grassi (dalla carne di maiale, alla verdura). Per bagnarlo si deve far scorrere dell’acqua unicamente dalla parte interna e ruvida della sfoglia per poi far subito sgocciolare la stessa tenendola qualche istante in posizione verticale; se il pane risulta troppo bagnato viene considerato da un vero barbaricino alla stregua della pasta scotta. Da provare anche nelle sue varianti di peperoncino, mirto o cipolla, o quello integrale.
PANE CARASAU 500GR
4,90€
Il pane carasau è un tipico pane sardo, originario della Barbagia e diffuso in tutta la Sardegna, conosciuto con il nome italiano di carta musica (o carta da musica) per la sua caratteristica croccantezza, che ne rende rumorosa la masticazione[1].
Il termine sardo deriva dal verbo carasare, che significa tostare. Durante sa carasadura il pane viene rimesso nel forno per la cottura finale: tale cottura lo rende croccante
Gli ingredienti base sono lievito, sale, acqua e farina di grano duro.Il pane carasau è consumato in molti modi. Secco, cioè al naturale accompagna gusti salati e gusti dolci in grande varietà.
Peso | 0.508 kg |
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Dimensioni | 30 × 20 × 8 cm |
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